sabato 17 dicembre 2011

Gulurgiones

Altra dedica alla mia Terra, il mio paradiso, che ha una grande tradizione culinaria. Un primo piatto che è anche un piatto unico, tanto è il ripieno e il ragù di accompagnamento.
Gli ingredienti per la pasta sono farina, uova, acqua e sale. Sulla quantità della farina, beh c'è da dire che noi ci andiamo piuttosto pesanti, quando si preparano nelle nostre famiglie se ne fa una certa quantità, per darvi un indicazione posso dirvi che per ogni chilo di farina dovrete usare un uovo.
Per il ripieno, gli ingredienti sono:
800 grammi di farina dei Molini Pivetti
500 grammi di formaggio ( 300 di pecorino fresco-200 di provola)
500 grammi di patate
1/2 spicchio d'aglio
un ciuffetto di menta fresca tritata
in questo caso ho cercato di fare una proporzione corretta, la dose della ricetta della nonna, per farvi capire  l'abbondanza nella preparazione, parte da 5 kg di farina, che porta ad una produzione di circa 300 pezzi.
Vi suggerisco di procedere con la preparazione, preparando per primo il ripieno. Fate bollire le patate e quando sono ancora calde, pelatele e passatele nello schiacciapatate. Anche il formaggio va tritato, possibilmente in un tritacarne, se non ne possedete uno potrete usare una grattugia, sconsiglio il robot da cucina. Passate ora ad amalgamare tutti gli ingredienti ( non aggiungete sale al ripieno, la sapidità del pecorino sarà sufficiente), aggiungendo alle patate il formaggio e la farina.
Sulla preparazione della pasta ormai ci andiamo alla cieca, mettere nell'impastatrice nell'ordine, la farina, l' uovo (se dovrete usarne più di uno, cercate di farli  incorporare bene uno alla volta) poi aggiungete l' acqua a filo sino ad ottenere un bel panetto omogeneo, risultato garantito dalla farina inviatami gentilmente dai molini Pivetti, http://www.molinipivetti.it/  si tratta di una farina milleusi, carica di genuinità adatta a questa ricetta della tradizione perché utilizza solo grani italiani. Il suo milleusi la rende indispensabile in cucina per la preparazione di mille piatti dolci o salati.
Fate riposare un pò la pasta e poi procedete a stendere delle sfoglie dalle quali dovrete ricavare dei cerchi con un coppapasta o se non lo avete in casa con una tazza, ponete al centro un pò di ripieno e procedete alla chiusura, stando attente a non lasciare all'interno dell'aria. Vi posto subito la foto che mette ben in evidenza la chiusura tradizionale a mano, che ricorda una spiga, di questi deliziosi gulurgiones, presto se riesco posterò un tutorial fotografico per insegnarvi a creare i "pesciolini" come li chiamava mia zia. Nel frattempo potrete anche usare un qualsiasi raviolatore.
Disponete i gulurgiones su un panno/vassoio infarinato. Fate cuocere in abbondante acqua bollente salata; aspettate che vengano a galla. Scolateli con la schiumarola, disponeteli su un piatto di portata in un unico strato, con sotto del sugo di pomodoro, o un delizioso ragù di carne e sopra del pecorino stagionato grattugiato.
So che tanti sardi troveranno qualche difetto in questa ricetta, ma si tratta solo di diverse usanze, ogni zona della Sardegna ha la sua ricetta, c'è chi non usa le uova per la pasta, c'è chi non usa l'aglio e tanto meno la menta, c'è chi mette poca farina nel ripieno, beh dai io ho messo la ricetta che piace a me! Spero piaccia anche a voi!



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