giovedì 28 aprile 2011

Seadas

Ho detto già in un post precedente che cibo e amore camminano sulla stessa strada, in questo caso parlo dell'amore per la mia terra, la Sardegna, un isola, un paradiso.
Pubblicherò spesso ricette caratteristiche, perchè ci sono dei piatti davvero favolosi. Oggi è il turno delle Seadas, un dolce per tradizione, ma che in casa mia diventa, accompagnata da una buona insalata, un vero pasto completo.
Partiamo dalla scelta del formaggio, la ricetta originale prevede l'utilizzo di un  pecorino sardo freschissimo che è lasciato inacidire per un paio di giorni. Ma devo dire che vi sono delle varianti con le quali si ottiene comunque un ottimo risultato, vi suggerisco in alternativa, di usare un formaggio vaccino fresco o anche la provola fresca.
Ingredienti per la pasta:
500 gr di semola rimacinata del Molino Chiavazza http://www.molinochiavazza.it/
3 uova intere
poco meno di mezzo bicchiere d'acqua tiepida
2 cucchiai rasi di strutto
un pizzico di sale
Ingredienti per il ripieno:
500 gr di formaggio freschissimo
la scorza gratuggiata di mezzo limone
un pizzico di sale
un cucchiaio di farina
Impastare la farina con le uova,poi aggiungere poca alla volta l'acqua tiepida in cui avrete fatto sciogliere il sale. Aggiungere poi lo strutto e lavorare fino al suo completo assorbimento. Diciamo che sulla quantità dello strutto si va un pò a gusto, infatti non è un ingrediente indispensabile ma rende la pasta friabile e a me piace, preferisco mangiarle una volta ogni tanto, ma saporite. Coprite la pasta con un telo e lasciatela riposare qualche minuto. Nel frattempo preparate il ripieno: gratuggiate il formaggio e mescolatelo alla scorza del limone, alla farina e al pizzico di sale.
Adesso si può iniziare a stendere la pasta, creando due dischi di almeno quindici centimetri di diametro, io a volte faccio anche venti/ventidue, ma diciamo che qui potete davvero scegliere voi la grandezza, l'importante è che una volta che vi adagiate il formaggio,  nei bordi avanzi un centimetro e mezzo di pasta indispensabili, dopo la sovrapposizione del secondo disco, per una chiusura corretta. Sigillate bene i dischi e poi ritagliateli con una rotellina taglia-pasta dentellata.

Friggete le seadas in olio ben caldo (io uso quello di semi), ma non troppo la pasta deve cuocere ma non bruciare; giratele solo quando vi rendete conto che la base è ben cotta. Scolatele su carta assorbente e servitele ben calde cosparse di zucchero o miele.
Un ringraziamento al Molino Chiavazza che a voluto dare un contributo alla realizzazione di questa ricetta, fornendomi la semola rimacinata, una farina a grana fina che mi ha permesso di ottenere una pasta omogenea ed elastica adatta alla prepazione delle Seadas.

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